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la foto di fondo

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo, agosto 2011


cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4 - http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.com

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martedì 26 giugno 2012

GIO PONTI AND MY PACK LINEE E COLORI


IL GIOCO DELLA FAVOLE


E.S. BAKST


Léon Bakst, nato da una famiglia ebrea a San Pietroburgo, Lev Schmule Rosenberg studiò all'accademia di Mosca e a quella di Parigi dove approfondisce la conoscenza dell'arte francese e si accosta al simbolismo; nel 1898 fonda con l'impresario teatrale Diaghilev il gruppo d'avanguardia Il mondo dell'arte.

Bakst disegnò scene per tragedie greche e nel 1908 si guadagnò una fama come creatore delle scene e dei costumi per Sergej Djagilev e i suoi Balletti russi riuscendo a coniugare la raffinatezza del simbolismo francese con la tradizione popolare russa. In questo contesto collaborò con alcuni dei maggiori compositori dell'epoca come Igor Stravinskij, Maurice Ravel, Reynaldo Hahn e Claude Debussy.
Bakst ebbe una grande influenza sull'arte e sulla moda all'inizio del XX secolo, specialmente nella scenografia, di cui fu uno dei primi maestri moderni.

“Il Mondo dell’Arte è più alto di ogni altra cosa terrena, è prossimo alle stelle"
 (Léon Bakst, vedi sito: http://www.artgalleryinrome.eu/Bakst.html)




Realizza scenografie e costumi dalle prospettive ardite e dai colori rutilanti per le stagioni dei Ballets russes di Diagilev; memorabili sono Cleopatra (1909), Shéhérazade (1910), L'uccello di fuoco (1910), Narcissus (1911),L'Après midi d'un faune (1912). Soprattutto Shéhérazade è un vero e proprio trionfo; le gamme di rossi, arancioni, blu elettrici e il carattere orientaleggiante dei costumi impreziositi da ori e pietre multicolori hanno un influsso determinante sulla moda europea di quegli anni.




Tra il 1911 e il 1923 gli vengono dedicate diverse mostre personali in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa alle mostre collettive dei pittori russi a Parigi nel 1921, alle Gallerie La Boëtie e Devambez, e a New York, al museo Brooklyn nel 1923 e al Grand Central Раlасе nel 1924.
Nel maggio del 1967 la Galleria del Levante di Milano gli dedica una mostra commemorativa con una sessantina di opere, disegni, scenografie e figurini.


Link di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/L%C3%A9on_Bakst                                             

                                                                                                               

                                                                                                                                                                         





LEGNO DI CIRMOLO


venerdì 15 giugno 2012

Bruno Munari




Bruno Munari_ Artista e designer italiano.
È stato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo, dando contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, design industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell'infanzia attraverso il gioco.
 Munari partecipa giovanissimo al futurismo, inventando la macchina aerea nel 1930, respiro di macchina nel 1932 e le macchine inutili nel 1933.
  Il movimento va usato come tecnica in modo dinamico per cui non si ferma l’immagine che si forma”
 (Bruno munari, vedi sito: http://www.munart.org/index.php?p=2)
Verso la fine degli anni ‘40 fonda il MAC (Movimento Arte Concreta) che funge da coalizzatore delle istanze astrattiste italiane prospettando una sintesi delle arti, in grado di affiancare alla pittura tradizionale nuovi strumenti di comunicazione ed in grado di dimostrare agli industriali la possibilità di una convergenza tra arte e tecnica. 
Nel 1947 realizza concavo-convesso, una delle prime installazioni nella storia dell'arte, quasi coeva, benché precedente, all'ambiente nero che Lucio Fontana presenta nel 1949 alla Galleria Naviglio di Milano.
È il segno evidente che la problematica di un'arte che si fa ambiente e in cui il fruitore è sollecitato, non solo mentalmente, ma in modo ormai multi-sensoriale,
è ormai matura.
 
Le sue ricerche visive lo portano a creare i negativi-positivi, quadri astratti con i quali l'autore lascia libero lo spettatore di scegliere la forma in primo piano da quella di sfondo.
 
Bruno Munari realizza delle sculture da viaggio, oggetti in cartoncino che hanno tra i loro antenati gli origami giapponesi, introducendo il taglio della carta  sia come variante, sia come elemento essenziale. 
“La scultura si presenta piegata in una busta. Si apre la busta e si estrae la scultura. Appoggiate la scultura su di un piano orizzontale (sui piani inclinati scivola) e prima di spegnere la luce osservate come questa illumina le varie parti sporgenti o rientranti, le parti piene e quelle vuote. Voltatela dall'altra parte, cambia aspetto, i vostri pensieri da pratici diventeranno lentamente estetici (la velocità dipende da voi), non vi domanderete più "cusa l'è chel rob ki" e vi addormenterete felici. Buona notte.

(Bruno Munari, Codice ovvio, Einaudi)


Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. - Noi non facciamo lampade, signore. - Vedrete che le farete. E così fu.
  (Bruno Munari, a proposito della lampada Falkland)             

                                                                                                                          


“Struttura montabile e smontabile in varie combinazioni. Abitacolo è una struttura abitabile, un supporto quasi invisibile per il proprio microcosmo. Pesa 
51 chili e può portare anche venti persone ”
(Bruno Munari, Artista e designer, 1971) 

                                                 Posacenere Cubo/1957,collezione Danese Milano



                             
Con la  scimmietta Zizi nel 1954 Bruno Munari vinse il Compasso d’Oro, ovvero il massimo riconoscimento nell’ambito del design.
                                                                                                                                                                                                                      Giocattolo in gommapiuma armata, piacevole al tatto poiché di gommapiuma, può assumere le più disparate posture; l'armatura in fil di ferro consente le manipolazioni e le punte arrotondate evitano ogni possibile ferimento del bimbo.


Ho scelto di utilizzare come soggetto, per la realizzazione del mio bracciale (vedi sito specifico delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons:cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 5 ,2° esercitazione _ Prof. Cecilia Polidori), la scimietta zizì, giocattolo in gommapiuma Pirelli, realizzato dalla creatività e sperimentazione di Bruno Munari nel 1953.


                                                                                                                     


   

martedì 5 giugno 2012

timeout di connessione & valutazioni aggiornate sulla Graduatoria





non hanno pubblicato nonostante l'invito accettato: 



alessandro barreca

caterina chiofalo
maria grazia cotroneo
valentina laiacona
demetrio luvarà

non ha accettato l'invito
giovanni de blasio


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